Via Marconi

Via Marconi, la strada più lunga di Conflenti, il nostro belvedere, è un’arteria relativamente recente. La sua costruzione, infatti, risale alla metà degli anni ’20 del secolo scorso, all’inizio del periodo fascista.
Prima di allora, questa strada ottenuta nel cuore di Conflenti, tagliando orizzontalmente in due la parte più corposa dell’abitato e che unisce Conflenti Sottani a Conflenti Soprani, non esisteva.  Al suo posto c’erano vicoli e case.

Il corso principale partiva da Santa Maria e terminava in piazza Sant’Andrea e solo da lì, poi, passando per l’Immacolata, si poteva tortuosamente arrivare al Casale.
Per costruire la strada, alcuni vicoli vennero interrotti e le case abbattute. Tra queste, la più importante era indubbiamente quella di Giuseppe Maria Roberti, generale dell’Ordine dei Minimi e figura di spicco dell’epoca.
Del resto, che la realizzazione della nostra bellissima passeggiata risalga a un’epoca successiva è facilmente intuibile ancora oggi osservando con attenzione la conformazione dei luoghi.
I vicoli che partono da via Solferino, o via nova, e che si riversano interrompendosi su via Marconi, combaciano perfettamente con quelli che poi si immettono u Piru appenninu su via Garibaldi.
Attualmente via Marconi rappresenta la prosecuzione naturale della strada principale che parte da Santa Maria e che prima quasi si strozzava in prossimità d’u Piru, mentre ora invece conduce molto più agevolmente verso la parte superiore del paese (Casale) e permette poi di proseguire verso le frazioni.

Non è un caso che lungo il suo percorso, nell’immediato dopoguerra il Sindaco dell’epoca abbia voluto costruire, giusto a metà, la Casa Comunale, a voler unire simbolicamente le due comunità di casalini e jusitani, storicamente separate e caratterizzate da una forte rivalità. La sua costruzione, purtroppo proprio in prossimità del Municipio, toccando la vena acquifera che passava da quelle parti, comportò anche la chiusura della famosa funtana de Fruntera (resa celebre dai versi di una poesia di Butera). Fontana che per fortuna si pensò bene di sostituire con quella di Pometta. Appena realizzata via Marconi conduceva fino alla fine del paese, e più precisamente fino ari Maruatti. Lì poi c’era una sorta di muraglia, costruita per terrazzare i terreni e coltivarli, che ne segnava la fine.
Intorno alla fine degli anni ’80, la muraglia fu poi abbattuta per unire finalmente, con una strada, Conflenti alle sue numerose contrade montane.

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