Via Garibaldi
La via principale di Conflenti è stata per anni, forse per secoli, l’attuale via Garibaldi, che da un capo all’altro del paese, attraversando u Piru, univa Santa Maria con piazza Sant’Andrea e l’Immacolata.
La strada, che a un certo punto si era resa necessaria per congiungere la parte storica del paese, a Chiazza, con quella nuova di Santa Maria, divenne ben presto il salotto buono di Conflenti e la sua bellezza fu celebrata fin dagli inizi del Novecento dalle splendide foto di Umberto Stranges.
Via Garibaldi era il luogo dove i signorotti del paese per dimostrare il loro potere decisero di costruire le loro dimore e per questo su di essa, ancora oggi, si possono ammirare i più bei portali del borgo.
Lungo il suo percorso, nella parte bassa, quella più vicina alla chiesa di Sant’Andrea, intorno al 1500, costruirono i primi palazzi nobiliari i casati più antichi di Conflenti: gli Stella, i Vescio, i De Medici, i Maione e i De Maio.
Sempre su di essa, questa volta nella parte nuova e più alta, più vicina al Santuario, si spostò la nuova borghesia e, a partire dalla fine del 1700, vi costruirono le loro belle residenze i nuovi ricchi del paese, ossia i Montoro, gli Isabella, i Calabria, i Pontano, che col passare del tempo avevano sostituito i facoltosi possidenti di un tempo.
Via Garibaldi era il cuore del paese e, di conseguenza, lungo il suo tragitto si concentrarono le principali attività.
All’inizio, gli uffici dei notabili dell’epoca, il notaio, il medico, il farmacista e negozi di ogni tipo.
Poi, con l’Unità d’Italia, tutti gli uffici e i presidi più importanti dello Stato, Municipio, Esattoria e Stazione dei Carabinieri.Su via Garibaldi confluivano tutte le vie e i vicoli del paese, e si parla persino dell’esistenza di un carcere nelle sue vicinanze. Negli ultimi anni, grazie ad un’opera di restyling molto rilevante, su questa arteria è stata costruita piazza Pontano. Essa ha dotato il paese di un nuovo e vitale spazio che ha riportato la strada alla centralità di un tempo.
Certo, col passare del tempo, lo stato dei luoghi è cambiato, le vecchie basulate non ci sono più e sono state sostituite dai sanpietrini veneti che hanno fatto perdere alla via il fascino del tempo antico.
Ciò nonostante, la via è rimasta nel cuore della gente che continua a frequentarla e amarla.
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