Suor Angela

Per quarant’anni un raggio di sole ha illuminato questo paese, ha scaldato il cuore dei nostri bambini, ha frenato l’esuberanza dei nostri ragazzi: quella luce si fa volto, ha un nome..Sorangela.
Di origine pugliese, proveniente da Ostuni (Brindisi), suor Angela Monopoli, giungeva a Conflenti giovane, alla prima esperienza di apostolato come “maestra di asilo” dopo aver preso i voti.
Qui, all’ombra del Santuario della Madonna della Quercia di cui, con le consorelle del Cottolengo, era attenta custode, con pazienza e umiltà, col viso illuminato da un rassicurante sorriso, ha accolto, preso per mano, coccolato, sgridato, stretto al cuore, anno dopo anno tutti i bambini di Conflenti dai tre ai sei anni, per decenni!

Il magistero cristiano della gentile Sorangela non si limitava però solo alla cura dei bimbi che piangenti si distaccavano dalle mamme per temprarsi alle difficoltà del vivere nell’asilo del Santuario.
Lei era una guida spirituale e morale nelle successive fasi della crescita: da giovani si tornava a confidarsi da lei, da sposati ancora si faceva riferimento ai suoi saggi consigli per risolvere i problemi della vita di tutti i giorni.
Non aveva generato figli, ma era mamma di generazioni e generazioni! Suora piena di vitalità, gioiosa. Chi non ricorda gli spettacoli all’aperto che mobilitavano tutta la popolazione per la “festa della mamma”?

Dal palco allestito sul sagrato fanciulli, bambini, ragazzi si alternavano in spettacoli teatrali magistralmente preparati dalla brava suora, tenace instancabile regista delle spontanee esibizioni di piccoli attori, regalando ai genitori, amici, conoscenti un’ora di divertimento: si riportavano sulla scena momenti di vita, valori, costumi, usanze.Sorangela, la saggia, la mamma delle mamme per decenni e decenni è stata considerata una conflentese, forse i più giovani neanche sapevano che non era nata qui, che prima non c’era e nel 1951 era venuta da lontano! Sorangela era della comunità, persino aveva contaminato la sua originale inflessione col nostro dialetto.

Lei ha lasciato un’orma indelebile nel nostro paese, il suo passaggio ha segnato generazioni, il seme dei suoi insegnamenti ha messo radici nel cuore di figli e genitori per circa mezzo secolo. Col volto sereno e fare operoso la mite suor Angela ha segnato un’epoca.

Era qui tra noi negli anni duri e faticosi della ricostruzione, era qui quando i conflentesi emigravano in terre lontane, era sempre qui a registrare la vita dei compaesani e a piangere per le sventure, era sempre qui con noi nel bene e nel male, sempre conflentese, sempre con noi a sorridere e piangere. E ora che è volata in cielo, tra gli angeli come lei, ha desiderato che la sua salma restasse nel nostro cimitero, affetto tra i nostri affetti. A ricordo sempre presente della nostra unica, insostituibile sorella. Sorangela è di Conflenti, e resterà per sempre nel cuore dei conflentesi.

Giuliana Paola Carnovale

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