Conflenti, un borgo alle pendici del Reventino

Conflenti è un suggestivo comune calabrese in provincia di Catanzaro di circa 1400 abitanti, con un’estensione territoriale di quasi 30 kmq.
Il centro storico, adagiato su una collina e circondato da una natura incontaminata, è costituito da due nuclei: Conflenti Superiore (o Soprani) e Conflenti Inferiore (o Sottani).

I due borghi, sin dalle origini e fino agli inizi del 1800 circa, sono stati separati e hanno avuto, per lungo tempo, dialetto, cultura e tradizioni differenti.

Le frazioni, invece, in cui ormai risiede metà della popolazione, sono incastonate per lo più nella parte alta della montagna, in uno scenario paesaggistico molto suggestivo. 

La posizione geografica è invidiabile: Conflenti dista pochi chilometri dal mare e dalle pendici della Sila ed è facilmente raggiungibile dalle principali vie d’accesso (autostrada del Mediterraneo dall’uscita di Altilia; aeroporto e stazioni ferroviarie di Lamezia Terme e Cosenza. 

Il nome: le origini del nome sono controverse. Secondo alcuni, Conflenti deriva dal participio latino cumfluo, ossia confluente, riferito alla confluenza di due fiumi. Secondo altri da cum flentes, ovvero piansero assieme, riferito al luogo dove pare si fossero fermati i soldati di Pirro dopo essere stati sconfitti in battaglia. Più plausibile sembra la provenienza del nome da confluentes, da cui conflentari e in dialetto cujjintari, inteso come coloro che confluivano in questo luogo. Tanta gente infatti arrivò a stabilirsi qui nel corso dei secoli. 

Triponia

Chiesa di San Nicola

 

La storia: le prime tracce di insediamenti sono quelle rinvenute intorno al carcere baronale della Triponia, nel rione Lupa, attorno al IX secolo. Ma è solo intorno al cenobio basiliano di San Nicola, dopo l’anno Mille, e successivamente intorno alla chiesa di Sant’Andrea che si formarono due villaggi veri e propri che ben presto vennero incorporati alla contea di Martirano.

Verso il 1500, per sfuggire alle persecuzioni, arrivò una piccola colonia di ebrei che si insediò in zona Fucili al Casale e si integrò agevolmente con la popolazione locale dando ulteriore impulso a un’economia già vivace.

Il destino del piccolo borgo cambiò a seguito delle miracolose apparizioni della Madonna e alla conseguente costruzione del Santuario in località Visora nel 1580. 

Conflenti già sul finire del 1500 aveva una sua importanza strategica sulla linea di confine tra la Calabria Citra e quella Ultra ed era un importante riferimento dal punto di vista religioso. 

Prova ne è la grande pittura murale della Calabria nella Galleria del Belvedere in Vaticano, risalente al 1580, in cui appare Conflenti con accanto la figura stilizzata della chiesa.

A metà del 1600 Conflenti raggiunse un notevole sviluppo e a inizio 1700 contava un numero di abitanti pari a quello di Nicastro. Da allora e fino a metà del Novecento la crescita demografica proseguì fino a toccare i cinquemila abitanti nel secondo Dopoguerra. Da quel momento, però, un imponente flusso migratorio ha portato migliaia di conflentesi a trasferirsi in altre parti del mondo.

La festa patronale è il 7 Febbraio, giorno di ringraziamento in onore della Madonna di Visora che preservò la gente di Conflenti dal devastante terremoto che nel 1783 rase al suolo tutti i paesi del circondario. 

La ricorrenza più importante rimane tuttavia quella dell’ultima domenica di agosto, sempre in onore della Madonna, che raccoglie migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo.