A pensarci oggi, ai tempi di Internet, sembra strano, ma una volta a Conflenti operavano agenti di importanti agenzie di navigazione.
Delle vere e proprie agenzie di viaggio, con uffici bene attrezzati, che si occupavano di tutto quello che era necessario per emigrare: dai biglietti, alla documentazione necessaria, alla prenotazione della indispensabile visita medica e persino del viaggio per arrivare ai porti d’imbarco.
I primi flussi migratori dalla provincia di Catanzaro documentati nei registri dell’Archivio di Stato risalgono al 1875. Quasi tutti con destinazione esclusiva Brasile e Argentina, mentre poi a partire dal 1890 si iniziano ad avere notizie di conflentesi sbarcati ad Ellis Island negli USA.
Da una relazione del Delegato Regio del 1882 si evince che già in quegli anni da Conflenti fossero emigrate più di cinquecento persone.
L’emigrazione continuò senza interruzione fino alla prima guerra mondiale portando oltre oceano tanta gente. Con la guerra e le successive leggi fasciste l’emorragia si bloccò, per poi riprendere in maniera massiccia dopo la seconda guerra mondiale con l’aggiunta di altre destinazioni come Canada, Australia e paesi del Nord Europa.
Un vero e proprio esodo che portò allo spopolamento del paese. Nei primi tempi l’ingresso in questi paesi era abbastanza facile tant’è vero che alcuni emigranti andavano e venivano frequentemente; poi, particolarmente per gli Stati Uniti, si posero molte restrizioni e le difficoltà ad ottenere il visto d’entrata aumentarono notevolmente.
Gli emigranti, quasi tutti poveri e analfabeti, all’inizio, partivano per questi viaggi un po’ alla ventura, fidandosi delle promesse ricevute e facendosi aiutare da amici e conoscenti. Non sapevano dove andavano e cosa avrebbero trovato.
E spesso venivano truffati. Sia in patria che all’estero. Se riuscivano a partire, il loro viaggio era fatto in condizioni disumane, nella promiscuità più completa spesso nella stiva delle navi.
Dopo la seconda guerra mondiale i viaggi furono meglio organizzati e, per aiutare i partenti, a Conflenti operavano quattro agenti marittimi che s’incaricavano di sbrigare tutta la documentazione necessaria per ottenere i visti d’ingresso nei paesi di destinazione. Essi erano: Nicola Coltellaro per la Flotta Lauro; Pasqualino Mastroianni per l’Italia, Giovanni Villella per il Lloyd Triestino e Nicolino Folino, u Purzianu, per i Fratelli Cosulich.
Oltre a sbrigare tutti i documenti, essi si prestavano ad accompagnare i partenti con i loro familiari alle visite mediche che venivano effettuate nei consolati di Messina, Roma e Napoli. Queste visite, molto minuziose, erano obbligatorie per tutti i familiari, anche per quelli che sarebbero rimasti in Italia.
Esse rappresentavano uno scoglio difficile da superare e alcune volte impedivano a tutti i membri della famiglia di partire insieme. Alla fine della visita veniva consegnato un libretto sanitario debitamente firmato.
Tra gli agenti marittimi quello che svolgeva a pieno ritmo e a tempo pieno questo lavoro era Giuanni ‘e Giuliu (Giovanni Villella), che ha aiutato ad emigrare moltissime famiglie conflentesi per l’Australia, soprattutto della zona Annetta- Serra d’Acino- Lisca- Passo Ceraso.
La sua attività proseguì sino a metà degli anni Sessanta, calando progressivamente, in parallelo con la diminuzione delle partenze.
Sino a qualche anno fa, sulla facciata della sua casa campeggiava l’insegna del “Lloyd Triestino” (attuale Italia Marittima).
Giovanni, nato e vissuto a Conflenti Superiore, è stato anche un personaggio molto attivo e influente nella vita politica conflentese. Segretario del partito durante il periodo fascista, è stato in seguito segretario della Democrazia Cristiana. Da buon conflentese era anche produttore di un ottimo vino.