RUGHE E CASALI
Il percorso memoria storica e curiosità nasce con l’intento di permettere alla nostra comunità di “riappropriarsi del proprio passato” per consolidare il senso di appartenenza e l’amore per i propri luoghi.
Non si tratta di negare la modernità, ma di ancorarla alla propria identità storica e culturale, valorizzando il passato in una prospettiva dinamica e di attualità. In questo senso il nostro intento è quello di promuovere il territorio e il suo patrimonio storico, culturale, la memoria e le tradizioni popolari permettendone una innovativa e facile fruizione.
Abbiamo deciso di farlo in un modo molto particolare: vi racconteremo Conflenti attraverso una rivisitazione della vita dei suoi quartieri. Perché, come ci ricorda A. Coltellaro in Novecento Confllentese, nel passato ogni “ruga”, e generalizzando un po’ ogni quartiere, era un piccolo mondo a sé stante, autosufficiente, dove si nasceva, si cresceva e si moriva.
Il posto di una vita, coi suoi odori, i suoi colori, i suoi rumori e i suoi mestieri.
Per non essere troppo dispersivi abbiamo diviso il paese in cinque macro rioni: Santa Maria, via Garibaldi, “Chiazza”, via Marconi e “Casale”.
Attraverso il racconto di questi luoghi, della loro storia ma anche di curiosità e aneddoti a essi legati, abbiamo provato a raccontarvi il nostro passato.
Prima di addentrarci nella conoscenza dei vari rioni è però necessario fare una premessa indispensabile e soffermarci su un aspetto che oggi è meno significativo, ma che per lungo tempo è stato il tratto distintivo del nostro paese. Conflenti fin dalle origini è stata divisa in due parti: Conflenti Soprani, “u Casale”, e Conflenti Sottani, “Vasciu”, e gli abitanti chiamati “casalini” e “jusitani” prima che conflentesi.
Sino agli inizi dell’Ottocento i due nuclei vissero vita separata, ciascuno per suo conto, con la propria amministrazione, il proprio dialetto, le proprie chiese e i propri santi. Poi si decise di farne un corpo solo, un unico comune. L’unione era fatta, solo sulla carta, ma bisognava fare i conflentesi. Ognuno dei due paesi difese con accanimento la propria autonomia, mettendo in mostra la propria diversità. Fino agli anni ‘50 esisteva una frontiera simbolica alla fontana di Pometta e le scazzottate tra “casalini” e “jusitani’ erano all’ordine del giorno.
Poi l’emigrazione ha spazzato tutto, anche questa rivalità, portando via tanta, troppa gente e spopolando soprattutto Conflenti Soprani.
Via Butera, 9
88040 Conflenti CZ
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info@storiedipaese.it
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