Nacque a Conflenti il 9 agosto 1873 da don Giovanni Montoro e da donna Giovanna Baccari. Compì in modo brillante gli studi secondari presso il liceo-ginnasio “Galluppi” di Catanzaro, dove insegnava il suo illustre zio don Sante Calabria.

Primeggiò negli studi anche nelle università di Napoli e di Pisa dove frequentò la facoltà di giurisprudenza. Conseguita la laurea, esercitò con successo l’avvocatura penale nel Foro napoletano. Dotato di grande oratoria, di profonda cultura umanistica e giuridico politica, fu amico di grandi giuristi come Enrico De Nicola e Giovanni Porzio e di intellettuali come Benedetto Croce. Fu grande e apprezzato conferenziere in Napoli e in altre città, lasciando anche diverse pubblicazioni, tra le quali ricordiamo: Pro Calabria, Varia, Le illusioni del pacifismo, Dal conflitto ai patti Lateranensi, Il problema politico della terza via, Luci e ombre del passato regime. Alcune di queste opere si trovano presso la biblioteca “De Nobili” di Catanzaro.

Collaboró ad importanti riviste giuridiche e letterarie. In giovane età era stato eletto due volte consigliere provinciale di Catanzaro, ma declinò l’incarico, indirizzando agli elettori una lettera che è un documento di raro disinteresse.
Alla sua morte, avvenuta a Napoli il 26 dicembre 1957, fu ricordato con stima e ammirazione da illustri studiosi ed autorità. Si ricorda la rievocazione di G. A. Berardelli sul periodico “Rassegna Calabrese. Un suo ricordo fu riportato dal periodico cosentino “Cronaca di Calabria e da Guido Cimino sull’altro periodico cosentino ‘Corriere delle Calabrie”.
Suo figlio avv. Giovanni Montoro, che veniva quasi annualmente a Conflenti, fu anch’esso uno dei più noti penalisti del Foro napoletano.

Vincenzo Villella Conflenti vol. I