Enzo Butera nasce a Conflenti nel 1940. Figlio di Francesco e di Maria Colosimo. Nel paese frequenta le elementari; questi sono gli anni delle amicizie, dei giochi per le viuzze, della vicinanza con la bisnonna Angelina a Vastiana. Luoghi, persone e fatti che descrive nel suo libro autobiografico “A domani”. A dieci anni circa il padre, che di mestiere fa il decoratore, lo porta con sé a Catanzaro come aiutante. Vivono per tre anni in uno sgabuzzino senza servizi ed elettricità; anni per lui difficili e di grande disagio. Il paese gli manca molto.

Quando il padre ottiene un lavoro stabile, gli viene assegnata una casa popolare e la famiglia si riunisce. La vita di Enzo cambia. Seguendo la sua passione per il teatro con alcuni amici fonda la prima filodrammatica di Catanzaro.
Verso la fine degli anni ’50 lascia la Calabria, lavora a Torino, poi a Firenze. Infine lo troviamo a Roma dove è ammesso con borsa di studio all’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico”. Nel tempo libero lavora come decoratore.

Recita in alcune compagnie e ottiene un discreto successo. Fonda con altri la compagnia teatrale Mks che più tardi confluisce nel progetto del “Teatro popolare viaggiante”. Poi parte per una lunga tournée che, tra i tanti luoghi, lo porterà a Zurigo.

Lì conosce la futura moglie: Luciana Rotter. Con lei, nel 1976 rientrerà in Italia, a Venezia dove avvierà una serigrafia e nascono le due figlie Giulia e Mara. Infine si trasferisce a Fiesole (FI). Qui si dedica con impegno alle sue attività di pittore e scultore. Ottiene molti riconoscimenti e organizza mostre personali in Italia e all’estero. A Fiesole partecipa attivamente alla vita politica con Rifondazione Comunista e ricopre per alcuni anni la carica di assessore all’ambiente. È morto a Firenze nel 2016.