‘A Chiazza
‘
A Chiazza è sicuramente il rione più antico di Conflenti Sottani e ne rappresenta l’anima più autentica e popolare.
Le prime tracce di insediamenti abitativi in questa zona, incolta e boschiva, risalgono ai primi decenni dell’anno Mille, quando un piccolo nucleo di pagliare si sviluppò intorno a un carcere baronale fortificato, una vera e propria fortezza semisotterranea, con torri e contrafforti in pietra, con il nome di Triponia, i cui resti sono ancora visibili.
All’abitato si arrivava attraverso la Porta della Guardia alla Rupa (l’odierna Lupa), che dal fiume risaliva la valle e costituiva l’unico accesso.
Sembra storicamente fondato quanto viene tramandato a proposito del nobile nicastrese Dano Stella che, di ritorno dalle Crociate in Terra Santa e ridotto in miseria, scelse di venire a rifarsi una vita con la sua grande famiglia su questo lato del fiume Salso.
E proprio su questo terreno, rimasto nella memoria come uartu i striddri (orto degli Stella), costituì il primo casato nobiliare di Conflenti Sottani.
Con l’arrivo di questa importante famiglia, e con la successiva costruzione della chiesa di Sant’Andrea, il nucleo abitativo iniziò a prendere consistenza.
Ma fu con l’arrivo dei Vescio, che abbandonarono Martirano per non sottostare al nuovo feudatario, decidendo di stabilirsi in questa zona e costruendo i loro palazzi nobiliari su un costone della Lupa, che Li Coienti Sottani, da piccolo agglomerato di casupole, si trasformò in vero e proprio casale. Il paese cominciava a essere importante e la preminenza dei Vescio, che costruirono addirittura una loro chiesa patronale (quella di San Giovanni), iniziava a delinearsi. Essa si manifestò per molto tempo a partire dal ‘500, anche nei confronti dell’autorità baronale ed ecclesiastica, e continuò a durare fino agli inizi dell’800
In questo lasso di tempo, a seguito di alleanze suggellate da matrimoni con donne di casa Vescio, arrivarono altre nobili famiglie come i De Medici di Nocera, i Maione di Grimaldi e i De Maio da Cerisano, e furono costruiti nuovi importanti palazzi abbelliti dai bellissimi portali che ancora si possono ammirare.
Poi, col crescere della fama del Santuario, che polarizzò verso di sé la vita del paese, il vecchio rione che aveva dato origine al borgo iniziò a perdere di importanza.
La nuova borghesia terriera si insediò sulla zona alta di via Garibaldi e la parte bassa e più antica divenne marginale.
Le Grandi Guerre e le forti ondate migratorie completarono l’opera, e la Chiazza, che era stata il rione più vivace e caratteristico, iniziò a spopolarsi.
Per fortuna, le sue feste e la bellezza dei suoi antichi palazzi nobiliari rimarranno per sempre a ricordarci i tempi che furono.
Russell Grandinetti, un “conflentese” ai vertici mondiali di Amazon
ConflentiDa piazza S. Andrea, Rosalbino Grandinetti nel 1936 decise di abbandonare il suo lavoro di ebanista e di emigrare, come tanti altri compaesani, in America in cerca di fortuna. Sessant’anni […]
La Chiesa di San Giovanni
ConflentiIn prossimità di Piazza Sant’Andrea, c’è un posto molto bello e caratteristico che i conflentesi ultimamente identificano come funtaneddra, ma che i più anziani preferiscono invece chiamare San Giuanni. Vogliamo […]
La cucina tradizionale conflentese
ConflentiCose bbone d’i Cujjienti La cucina conflentese si caratterizza per la sua bontà e per la qualità e genuinità delle materie prime. I nostri antenati, in periodi in cui gli […]
“‘A putiga ‘e Giuanni Adinu”
ConflentiTanti anni fa, le botteghe a Conflenti, indicate di solito coi nomi dei proprietari, non erano semplici negozi: erano qualcosa di più, non solo gran bazar pieni di roba. Oggi […]
“Tutto finisce….. anche i carlini dei Vescio”
ConflentiStoria di una delle famiglie più influenti di Conflenti. Il casato più importante di Conflenti, soprattutto nei primi secoli, è stato quello dei Vescio. La loro storia, fino alla fine […]
La festa dell’Immacolata
ConflentiDa secoli molte tradizioni legate alle festività religiose dettano i ritmi della vita conflentese. L’Immacolata, festa che apre le porte al Natale, è sicuramente una di queste. Un tempo il […]
“‘E putighe d’u vinu”
ConflentiI conflentesi sono stati grandi produttori di vino, ma anche grandi consumatori. Erano in tanti che possedevano un vigneto e, secondo le dimensioni, producevano piccole o grandi quantità di vino […]
I portali
ConflentiConflenti vanta nelle sue antiche costruzioni, pubbliche e private, bellissimi portali in pietra tufacea intagliata. Questi portali sono stati costruiti utilizzando la caratteristica pietra di Altilia, che faceva parte come […]
Credenze, superstizioni e affascinu
ConflentiLa superstizione che ha origini antichissime era molto diffusa a Conflenti, pur se filtrata da un atteggiamento di saggio autocontrollo. Anche da noi, come in tutti i paesi della Calabria, […]
“‘A sartoria de Sarina”
ConflentiParlando degli antichi mestieri conflentesi non si può non raccontare dei vecchi custulieri, gli odierni sarti. Quella della sartoria era un’arte praticata sia da uomini che da donne e […]
I mandarini dell’orto di “Lorenzu u minutu”
ConflentiL’orto di Lorenzu u minutu, il proprietario del primo mulino elettrico di Conflenti, è proprio di fronte alla sua abitazione, recintato e sempre ben tenuto. Non che i mandarini che […]
‘a Chiazza
Memoria Storica