NOTIZIE SULLA VITA E SULL’OPERA
Vincenzo Villella nasce a Conflenti il 15 Agosto 1947 da Antonio Villella (‘e riganiaddru) e Teresina Vescio (‘e Ddoga). Giovanissimo perde il nonno Nicolino, vittima della terribile alluvione che investì Conflenti in quegli anni.
Frequenta come tutti i bambini dell’epoca, l’asilo infantile delle suore del Cottolengo.
Alle scuole elementari ha la fortuna di avere come insegnante il “maestro Ferlaino” che lo prepara privatamente anche per gli esami di scuola media che consegue a Decollatura.
Prosegue gli studi, come tanti giovani di Conflenti, grazie all’interessamento delle suore, presso la “Famiglia dei Tommasini” del Cottolengo di Torino, insieme al suo inseparabile amico di sempre, Pasquale Vescio.
Iscrittosi alla facoltà Lettere presso l’Università di Napoli, si è laureato a 23 anni, e presso la stessa università ha successivamente conseguito anche il diploma post universitario in “Storia e stili dell’architettura”.
Villella ha dato un contributo fondamentale alla riscoperta e alla valorizzazione della storia locale con ricerche che abbracciano l’età moderna contemporanea del territorio lametino, portando alla luce aspetti sconosciuti e completamente dimenticati dalla storiografia ufficiale Si pensi alla situazione delle diocesi di Martirano e Lamezia nel ‘500, ai tormentati anni del Sanfedismo e dell’occupazione francese in Calabria, al terribile fenomeno dei figli esposti e proietti o alle tematiche relative al movimento contadino nel secondo dopoguerra.
L’instancabile opera dello storico conflentese ha anche prodotto importanti pubblicazioni sulla presenza degli ebrei in Calabria e sulle grandi opere di riforestazione della montagna e di sistemazione idraulica della piana lametina.
Questi studi hanno suscitato l’interesse di storici ed editori molto importanti come Cingari Bagnato e, anche grazie alle numerose recensioni, sono stati pubblicati in varie riviste.
Gli ultimi due suoi libri: Joachim Murat e Le vittime di Giovanni Calvino, tradotti in francese e inglese, hanno fatto conoscere il nostro professore anche a livello europeo.
Per quanto riguarda più specificatamente la storia del nostro paese, Villella ha pubblicato due volumi molto interessanti su Conflenti e si è molto impegnato a far conoscere i conflentesi che si sono distinti nel corso della storia.
Ha scoperto e fatto inserire nella storiografia nazionale Nicola Gualtieri, detto Panedigrano. Lo stesso ha fatto con il grande Antonio Porchia, presentandolo per la prima volta in un saggio sulla rivista Calabria, premiato al concorso Felice Mastroianni.
Curioso far notare che, come docente, ha iniziato la sua carriera proprio nella scuola media di Conflenti.
Villella come giornalista pubblicista, fin dal 1973 è stato corrispondente e collaboratore della pagina culturale del Giornale di Calabria e poi dell’omonima testata, conducendo importanti inchieste di costume, arte e antropologia.
Dal 1990 al 1996 ha diretto la rivista trimestrale di cultura meridionale Il Corriere calabrese, pubblicato a Lamezia Terme ed è uno dei redattori della rivista semestrale Incontri Mediterranei diretta da Saverio Di Bella.
Per le Grafiche Perri dirige la collana “Mnemosine”, sulla storia locale. Oltre che occuparsi di storia, Villella ha dimostrato la sua sensibilità poetica pubblicando nel 2006 il volumetto “Camminare pregando”, con una bella prefazione del compianto Antonio Piromalli, noto autore di letteratura calabrese e ultimamente “Labirinti della vita, labirinti del sacro” con prefazione del vescovo emerito mons. Vincenzo Rimedio.
POESIE
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